EU CODE WEEK 2018

EU CODE WEEK 2018  Istruzioni per le scuole

Questo video tutorial, introdotto dal Sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano, che ha accettato di svolgere il ruolo di EDU Coordinator per favorire la partecipazione delle scuole a Europe Code Week, illustra passo-passo:


















gennaio 2018 il pensiero computazionale è stato riconosciuto come competenza trasversale di base nelle Indicazioni nazionali per il primo ciclo e il Digital Education Action Plan della Commissione Europea ha posto come obiettivo al 2020 l’introduzione del coding in ogni scuola europea, individuando proprio in Europe Code Week l’azione chiave per raggiungere questo obiettivo.
In questo contesto l’Università di Urbino ha attivato un nano-MOOC per insegnanti, un brevissimo corso di formazione online, aperto, gratuito e accreditato, che li guiderà passo-passo a partecipare a Europe Code Week con le proprie classi, offrendo loro la consapevolezza necessaria a decidere se e quando utilizzare il coding nella pratica didattica, consolidando l’impatto dell’iniziativa. Il corso inizierà il 10 settembre, ma resterà disponibile on-demand per agevolarne la fruizione asincrona (https://mooc.uniurb.it/codeweekmooc/).
Ulteriori informazioni sono disponibili online, all’indirizzo http://codeweek.it/, e sulla pagina Facebook di CodeWeek Italia, https://www.facebook.com/CodeWeekIT.





Corso gratuito online a fruizione personale:
EMMAMOOC: Coding in your classroom, now!


CodeMOOC è un MOOC (massive open online course) erogato gratuitamente dall’Università di Urbino sulla piattaforma europea EMMA, European Multilingual MOOC Aggregator. E’ un corso di formazione da 48 ore certificato e fruibile liberamente, ma è anche un insegnamento universitario da 6 CFU, per chi decide di iscriversi all’Università di Urbino e sostenere l’esame finale.
Il corso è ambizioso e semplicissimo, ha l’obiettivo di aiutare gli insegnanti di qualsiasi scuola e di qualsiasi disciplina ad introdurre il pensiero computazionale in classe attraverso il coding, usando solo attività intuitive e divertenti da proporre direttamente agli alunni.
Questo corso non è concepito per introdurre metodi e concetti che in qualche futuro potranno esservi utili in classe, ma per aiutarvi ad organizzare attività di coding in classe direttamente durante il MOOC. La maggior parte delle attività proposte possono essere svolte direttamente in classe con gli alunni, mettendovi in gioco insieme a loro. Non occorre che abbiate dimestichezza con l’informatica, le attività proposte sono intuitive e divertenti .

Attestati

Frequentando il MOOC ottenete due tipi di attestati:
  1. Un attestato di frequenza rilasciato automaticamente dalla piattaforma EMMA dopo la frequenza del 70% delle attività del corso.
  2. Un attestato di completamento rilasciato dall’Università di Urbino in forma di Open Badge e di certificato Pdf stampabile al termine di tutte le attività e a seguito della consegna di tutti i compiti – L’Università di Urbino riconosce un credito formativo universitario a chiunque presenti questo attestato all’atto dell’eventuale iscrizione al corso di laurea in Informatica Applicata o alla Scuola Estiva di CodeMOOC.

  

STRUMENTI PER SVOLGERE ATTIVITA' DI CODING


Un mazzo di carte fai da te per inventare giochi da tavolo e rompicapo con i quali fare coding senza computer in ogni momento.

Un metodo per applicare il coding unplugged alla nostra realtà quotidiana, iniziando dall’aula, dalla scuola e dalla città in cui viviamo.



L’ora del codice e tanti schemi di gioco online da risolvere con la programmazione visuale, acquisendo per gioco i principi base della programmazione.




L’ambiente di programmazione visuale che consente a chiunque di creare e condividere giochi, storie, animazioni, progetti, idee.








Chiarito che Programmare significa dare una serie di istruzioni alla macchina attraverso il suo linguaggio composto da numeri (0-1) e che ogni procedimento prende il nome di algoritmo, si evidenziano le caratteristiche che devono possedere queste istruzioni: chiare, semplici, date una per voltamettendosi nei panni degli altri.

I bambini passano a sperimentare praticamente quanto ascoltato, dando istruzioni ai compagni per eseguire dei comandi e svolgere un percorso, con un'azione.
Lo chiamano il gioco del Robot

ALTRE ATTIVITA' PER  LE CLASSI

Disegnare
Cody Roby alla LIM 
Pixel art

La grafica e la musica di CodeWeek 2017







Ode to code

Ode to code, inno al coding, risale al 2015 ed è legato a Europe Code Week perchè si è manifestato per la prima volta a Urbino durante l’annuncio di Europe Code Week.

Le cose andarono più o meno così: il palco era stato allestito sotto alla facciata del Palazzo Ducale di Urbino, dove due bambini stavano ascoltando la musica che usciva dallo smartphone di una ragazza dall’aria allegra che si era fermata lì vicino. Quando Alessandro Bogliolo salì sul palco per annunciare CodeWeek, i due bambini, infastiditi dalla voce, staccarono il microfono dal mixer, collegarono il cellulare della ragazza e iniziarono a programmare sul loro tablet una danza robotica ispirata a quel ritmo. Il risultato fu sorprendente…
Fenomeni simili furono osservati dopo pochi giorni ad Amsterdam, a Bruxelles e di lì a breve in tutta Europa. Nel 2016 i fenomeni più clamorosi si manifestarono in Sicilia.
La musica era l’Ode to Code, scritta da Brendan Paolini. Da allora, chiunque la ascolti non può sottrarsi alla danza robotica.
Ode to code è musica libera, che l’autore mette a disposizione di chiunque voglia usarla come colonna sonora o remixarla. I file audio, i file sorgnete e gli spartiti sono disponibili qui: http://codemooc.org/ode-to-code/



Ode to code: Musica open source per celebrare il coding

L’ode to code, inno al coding, è stato scritto da Brendan D. Paolini, informatico e musicista, come opera culturale libera, pronta per essere usata in qualsiasi contesto, suonata, remixata, o trasformata. Su Soundcloud trovate diverse versioni del brano e tutti i loop utili a comporre colonne sonore di qualsiasi durata. I file sorgenti sono disponibili in formato MIDI e da oggi sono pubblici anche gli spartiti, per chi volesse suonarla.





























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